Commentare la partita di questa sera servirebbe a poco, commenterò invece la prestazione di due singoli a mio avviso meritoveli, che oggi (non dimenticando ovviamente tutti gli altri), sono stati la luce della squadra giallorossa in quel di Marassi.
Se ne è parlato poco fino ad ora, i nomi altisonanti di Totti, Maicon del ritrovato De Rossi e dell’acquisto più costoso di questo mercato romanista (Kevin Strootman) sicuramente hanno attratto maggior attenzioni, mettiamoci anche l’arrivo verso la fine della campagna acquisti di Ljajic, ed il tempo per andare poi a parlare di altro inevitabilmente finisce …
Negli anni però ho imparato, che l’unica “voce” alla quale bisogna porre attenzione è quella del campo, soprattutto quando quella voce fuoriesce da prestazioni eccellenti, condita poi dal non voler apparire sotto ai riflettori, dal non voler apparire la “star” del momento, ma dal voler essere il giocatore che riesce a farsi apprezzare per le sue gesta e non per le sue considerazioni …
Mehdi Benatia è l’esempio in campo di questa Roma prima in classifica, ha rivoluzionato il senso di sicurezza della difesa romanista, non solo cancella sistematicamente tutti gli avversari che gli si pongono di fronte, ma corre in aiuto dei compagni, raddoppia quando serve e con l’umiltà che contraddistingue i grandi calciatori una volta terminata la partita esce dalla mischia, come a voler dire :
“Voi parlate pure, godetevi il momento … Io penso al prossimo avversario …”
Molte primavere sono passate da quando ho avuto per l’ultima volta (durante una partita della mia Roma), una tale sensazione di serenità anche vedendo attaccare gli avversari, erano gli anni del trionfo, erano gli anni di Walter Samuel il nostro “The Wall”, oggi provo le stesse sensazioni iniziali che provai con l’argentino, certo, di strada ne dovrà fare ancora parecchia, ma è una strada che insieme a lui percorreranno tutti i tifosi giallorossi, perché oggi posso dirlo (e questo va al di la dello splendido goal che realizza da vero attaccante per il vantaggio giallorosso), la Roma in difesa ha trovato il suo leader, il suo nome è Mehdi Benatia.
Come detto, i singoli da citare questa sera sono due, ed il secondo è il funambolico folletto della “doppia fascia” (si perché è ovunque, destra, sinistra e qualche volta anche al centro), la sua mobilità e facilità con cui trova il dribbling è cosa di altri tempi, la difesa doriana per tutti i 90’ non riesce a prendergli le distanze, il suo goal, per il raddoppio giallorosso è solo il giusto coronamento di una prova Maiuscola, ma l’ivoriano non si limita alla fase offensiva, torna a centrocampo e raddoppia in difesa, polmoni e muscoli di acciaio e quel sorriso, che i tifosi giallorossi stanno cominciando ad amare …
Per il resto bravi tutti, vittoria di gruppo e dell’allenatore (anche se la festeggia con la sua prima espulsione italiana), una Roma stanca che però non demorde fino alla fine, credendo nei propri mezzi e raggiungendo la quinta vittoria consecutiva, e se tuto questo fosse solo un sogno, per favore non svegliateci, fatecelo assaporare ancora un po’ …
Considerazioni Finali
Unica tegola della serata l’infortunio di Maicon, proprio non ci voleva, ti aspettiamo presto gigante buono, la tua presenza in questa Roma è importante al di la della prestazione.