Roma-CSKA Sofia finisce in goleada: 5-1 per i giallorossi
Roma-CSKA Sofia è una partita a senso unico, specialmente nella ripresa con l’ingresso di alcuni titolarissimi di Mourinho. I giallorossi si portano subito al comando del girone C.
Nel primo tempo i bulgari sorprendono la Roma partendo forte e andando addirittura in vantaggio dopo pochi minuti con il gol di Carey, che approfitta di un’ingenuità della difesa giallorossa.
I capitolini si rialzano subito e iniziano a macinare gioco e occasioni da gol, specie con un pimpantissimo Shomurodov, che viene fermato da Busatto sul più bello un paio di volte.
Ma il pareggio è nell’aria. Pellegrini sventaglia per Karsdorp, il quale crossa nuovamente per il suo capitano. Il numero sette controlla e, con una naturalezza estrema, si inventa un tiro morbido a pallonetto che gira sotto l’incrocio dei pali: 1-1.
A siglare il sorpasso è El Shaarawy, che dal limite, su assist di Shomurodov, lascia partire un tiro che beffa Busatto. Il primo tempo di Roma-CSKA Sofia termina sul punteggio di 2-1.
Nella ripresa parte ancora meglio la squadra ospite, che si affaccia dalle parti di Rui Patricio, tuttavia senza estrema pericolosità. Appena decide di accelerare, la Roma è devastante. Prima arriva il 3-1 di Pellegrini su assist, splendido, di Calafiori.
Poi è la volta di Gianluca Mancini, che sfrutta la respinta del palo colpito da Smalling su calcio d’angolo per insaccare e fare 4-1. Dopo un palo di Shomurodov, infine, è Tammy Abraham ad andare a segno, con uno scavino delizioso su Busatto. Roma-CSKA Sofia finisce 5-1.
PAGELLE ROMA
Rui Patricio 6.5: Sul gol del CSKA Sofia non ha colpe. Sempre concentrato e attento anche quando non ha lavoro. Bravo su due parate centrali e un mezzo miracolo su una conclusione dalla distanza nel finale molto difficile da intercettare.
Karsdorp 6.5: Non spingerà come un matto, ma nonostante la stanchezza accumulata col Sassuolo riesce a mettersi in mostra per alcune giocate importanti. Stop a seguire e cross al bacio sono tra le caratteristiche della sua partita stasera, specie l’assist per Pellegrini.
Mancini 6.5: Partita iniziata in difficoltà per l’ex Atalanta, che in combutta con Smalling lasciano passare colpevolmente Carey, che fredda Rui Patricio. Poi alza l’asticella del rendimento, fino a trovare addirittura il gol del 4-1.
Smalling 6: Finalmente l’inglese si rivede in campo. Accusa il colpo del gol subito a freddo, dopo l’incomprensione con Villar e Mancini, sbagliando un retropassaggio che poteva costare caro. Poi si rimette in marcia e da lì non si passa più. Propizia il gol del compagno di reparto colpendo il palo.
Calafiori 6.5: Il mezzo voto in più di una partita sufficiente gli va dato per quella discesa che vale il 3-1 e che smonta ogni possibilità di rimonta del CSKA Sofia.
Villar 5.5: Vorrebbe dimostrare di essere in lotta per una maglia da titolare, ma parte malissimo, lasciando passare Carey sul gol del vantaggio bulgaro. Dopo l’impaccio iniziale prova a riprendere le misure e qualche cosa riesce a fare tra le linee, come imbucare Shomurodov in un paio di occasioni, ma non basta per guadagnare la piena sufficienza.
Diawara 6: Meglio quando deve difendere, con alcune chiusure fondamentali, che quando c’è bisogno di lui in attacco. Partita senza grossolane sbavature del guineano, che fa meglio di Villar sulla mediana, seppur di poco.
Carles Perez 6: L’impegno e la voglia si vedono sempre da parte dello spagnolo. Questo da inizio stagione e il discorso si applica anche a questa sera, quando corre e si sacrifica al 90esimo a fare da terzino destro con Kumbulla fuori posizione. Prende anche una botta a inizio match. Leggermente meno imprevedibile del solito.
Pellegrini 8: Maestoso. Miglior centrocampista d’Europa a livello realizzativo: 5 reti in 6 partite ufficiali tra coppa e campionato. Stasera è doppietta, con il primo gol pazzesco e naturale allo stesso momento. Il secondo è fortunoso ma meritato. Smista palloni a centrocampo e in avanti che andrebbero premiati con altrettanti gol.
El Shaarawy 7: Ancora un gol per il Faraone, che sta dimostrando di ritrovare la forma dei tempi migliori. La rete è di pregevole fattura, come il resto della partita, in cui sfiora la doppietta in almeno due occasioni.
Shomurodov 7.5: Gli manca solo il gol. Recupera palla contrastando i difensori avversari nella loro trequarti e si costruisce 4 occasioni nitide. Su due è bravo Busatto, un’altra viene deviata e sull’ultima colpisce il palo. Suoi l’assist per il 2-1 di El Shaarawy, proprio come contro il Sassuolo, e per il 5-1 di Abraham.
SUBENTRATI
Ibanez (dal 45esimo) 6: Entra per prendere il posto di Karsdorp. Gioca in un ruolo non suo e, fino all’ingresso in campo di Kumbulla, sulla fascia opposta a quella di competenza. Si lascia sfuggire un paio di avversari, ma la sua copertura risulta efficace nel complesso.
Cristante (dal 58esimo) 6: Magicamente il centrocampo recupera solidità e velocità di gioco.
Veretout (dal 58esimo) 6: Le sue accelerate migliorano la fase di possesso romanista, che non a caso farà 3 gol nel secondo tempo.
Abraham (dal 74esimo) 6.5: Entra e fa il suo lavoro al meglio, trovando il gol del 5-1 con uno scavino delizioso. Impatto devastante e pubblico in visibilio.
Kumbulla (dal 76esimo) S.V: Qualche minuto da terzino destro per l’albanese.
Allenatore José Mourinho 7.5: Sei su sei da quando siede sulla panchina della Roma in partite ufficiali. Lo stadio ribolle d’amore per lui e per il gruppo che si sta creando. Anche nei momenti di difficoltà la squadra reagisce di gioco e carattere, anche se il portoghese vorrebbe meno cali di concentrazione. Cambi giusti e al momento ideale. Mentalità vincente.
PAGELLE CSKA SOFIA: Busatto 5; Turitsov 4.5, Mattheij 5, Galabov 5, Mazikou 5.5; Yomov 5, Muhar 6, Lam 5.5, Wildschut 4.5; Carey 6.5, Krastev 5.
SUBENTRATI: Donchev S.V; Ahmedov S.V; Bai 6.
Allenatore Stojco Mladenov: 5.5.
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Roma-CSKA Sofia, la moviola della partita: Nyberg
Arbitro Glenn Nyberg 6: Partita oggettivamente facile da gestire per lo svedese. Tutti regolari i gol. Sacrosanto il rosso a Wildschut per doppia ammonizione. C’era sia la prima per la manata su Ibanez, che la seconda per la trattenuta plateale su Carles Perez.
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