La Roma questa settimana era chiamata a confermare quel “buono” visto nelle prime due giornate di campionato, l’unico timore ( come spesso accadeva nelle scorse stagioni) era che dopo la sosta, potesse esserci il classico calo mentale, che troppe volte era stato il freno dei giallorossi negli anni precedenti …
Tale timore, si andava a materializzare purtroppo con tutta la sua forza nel primo tempo …
Una Roma lenta, macchinosa senza quella fluidità di passaggi che eravamo riusciti ad intravedere poche settimane prima contro il Verona, un gioco laterale completamente assente, con un Maicon non in perfetta forma (stanco dalle prove con la Nazionale) e un Balzaretti davvero impresentabile (Biabiany il suo incubo, e non solo il suo per tutti i primi 45’), incapace di fornire oltretutto quella spinta che Garcia pretende dai suoi laterali bassi.
Lo stesso Totti risente della partenza stentata giallorossa e non riesce a prendere le redini del gioco.
Nel terzetto di attacco oggi Liajic fa solo presenza, e anche Florenzi (colpito da un attacco febbrile in settimana), non al meglio della condizione, rimane spesso ai margini del gioco.
L’unica azione degna di nota della prima frazione, la costruisce Maicon, che dopo uno scambio delizioso con il capitano si ritrova a tu per tu con Mirante, calciando purtroppo a lato …
Il Parma sembra crederci di più, tanto pressing da parte degli uomini di Donadoni, che mettono in difficoltà la retroguardia romanista in molte occasioni, il goal del Parma (meritato) arriva grazie ad un intuizione di Biabiany (che nel primo tempo, fa venire il mal di testa a quasi tutta la retroguardia giallorossa),che va a “rubare” il tempo a Castan al centro dell’area, e di testa in tuffo realizza la rete del vantaggio emiliano, la Roma non c’è …
Il calcio (non mi stancherò mai di ripeterlo) è strano, forse proprio questa sua stranezza lo rende il gioco più bello del mondo, una squadra che sembra messa all’angolo per magia riesce a ritrovarsi e a capovolgere quello che anche ai più ottimisti poteva sembrare un’ ennesimo finale scontato …
Al 2’ della ripresa Florenzi smarcato in area lascia partire un “siluro” che si va ad “insaccare” alla sinistra dell’estremo difensore parmense, è il pareggio, e sarà solo l’inizio …
Il Parma non corre più, il pressing quasi a tutto campo dei primi 45’ è solo un ricordo e la Roma comincia a crederci …
Le incursioni romaniste si fanno sempre più convinte, la svolta avviene al cambio di Ljajic (in ombra oggi, ma è appena arrivato, diamogli tempo) con Gervinho, anche se i primi minuti dell’ivoriano a dire il vero non sembrano dare quel cambio di ritmo richiesto dal tecnico francese, poi …
Francesco Totti …
Ruba il tempo alla difesa gialloblù e si ritrova davanti a Mirante … Nella vita ci sono poche situazioni scontate, Totti da solo davanti ad un portiere è una di queste …
La Roma passa in vantaggio !
Attacco totalmente ridisegnato da Garcia nel secondo tempo, Marquinho, Totti e Gervinho riescono ad infondere sia profondità che armonia alla manovra romanista, una splendida galoppata dell’ex Arsenal sulla destra procura il rigore del 1-3 per la Roma, rigore che sancirà la prima rete giallorossa di Kevin Strootman (migliore in campo della squadra romanista), uomo ovunque del centrocampo giallorosso, uno dei pochi ad unire quantità e qualità, la partita terminerà li, con ancora molto da “registrare” ma con una certezza totalmente nuova per tutti i milioni di tifosi romanisti sparsi nella Capitale e nel mondo …
La Roma di quest’anno è un’altra cosa …
Si esce con tre punti dal Tardini, si dimostra di credere ed essere consci dei propri mezzi e soprattutto di saper soffrire, ribaltando una situazione di svantaggio in una grande vittoria !
Considerazioni Finali
Fischiato un fuorigioco inesistente a Borriello che poteva essere l’ uno a tre della sicurezza (avvenuto prima del gol di Strootman), cinque persone in campo se sbagliano una “situazione” del genere dimostrano solo una cosa, che fino a quando la tecnologia non correrà in soccorso degli arbitri e dei malcapitati di turno, questo splendido sport sarà e continuerà ad essere sempre “macchiato” da ingiustizie.