José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista dell’Udinese: “Serve equilibrio. Non si deve passare dall’euforia alla depressione”

LIVE DA TRIGORIA IL NOSTRO INVIATO LORENZO SAMBUCCI – Buongiorno dal centro sportivo Fulvio Bernardini in Trigoria. José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista dell’impegno infrasettimanale di Serie A contro l’Udinese. Queste le sue parole:
Il secondo tempo con il Verona ha confermato che il gruppo soffre le partite fisiche e i duelli uomo a uomo, con pressing intenso. Come si risolve il problema? Con l’arrivo di una personalità a centrocampo o nuove sicurezze?
Il mercato è chiuso e già volete farmi parlare di mercato. Non lo faccio. Analizzo la questione ma non posso dirvi tutto. Capisco la domanda ma non ti rispondo, neanche sulla prima parte della domanda. Se la squadra soffre o meno, non vado ad entrare in questa dinamica, nello stesso modo di quando abbiamo vinto tre partite di fila di campionato e altre tre d’Europa. Non sono entrato nell’euforia, ora non entro nel problema. Abbiamo perso una partita, non abbiamo giocato bene e non ho niente da dire a voi. Ai giocatori sì, abbiamo analizzato la partita ai dettagli, guardando al futuro e non pensando a quella partita che non possiamo vincere e non possiamo recuperare i tre punti.
Un allenatore che ha vinto tutto, dopo un passo falso così ha bisogno di controprova o ha capito già quello che è successo? Una sconfitta che pochi si aspettano…
Perché in pochi si aspettano questa sconfitta? Voi mi avete visto celebrare come un pazzo una vittoria speciale, in un minuto speciale, mi avete visto euforico un minuto in due mesi. Solo una volta. Mi avete sempre visto tranquillo, equilibrato, mai dire che una squadra che ha finito settima a 29 punti dalla prima può vincere lo scudetto. Ora devo essere onesto. In quella partita dovevo dire che la pioggia, il campo, il giallo a Veretout che è rimasto limitato. Invece sono stato onesto, abbiamo perso, era meglio un pareggino, ma abbiamo perso e siamo ancora equilibrati. So perfettamente perché sono venuto qui e fare il mio livello di esperienza, maturità, equilibrio e non lasciare la gente andare in euforia per vincere una partita e non trenta e non lasciarla andare in depressione per aver perso una partita e non di più. Voi cercate di mettere noi nello stesso gruppo di squadre che negli ultimi due anni hanno finito con 20 punti di più. Noi non siamo candidati a nulla, ma solo a vincere la prossima partita. Abbiamo perso, voi volete analizzarla con me quella di Verona? Non posso. Lunedì era giorno libero per i calciatori ma non per me, con lo staff siamo stati ad analizzare e lavorare. Ora siamo candidati a vincere la partita contro l’Udinese, come loro, ma noi vogliamo vincerla. Quando perdi noi abbiamo parlato e la tristezza va trasformata in motivazione e non in depressione. Pensa le squadre che hanno perso due o tre partite. La nostra strada è di tranquillità e ambizione con base in tranquillità.
Che insidie si aspetta dalla partita di domani e le difficoltà di affrontare l’Udinese?Hanno giocato contro una grande squadra, ma lo schiaffo è nel risultato e non nel gioco. La loro organizzazione di gioco, quello che hanno fatto con Napoli e Juve, loro sanno come giocare. Sono una squadra difficile, se giocano con 5 è uno diverso rispetto a quello del Verona. Hanno stabilità nel loro gioco, sono una squadra fisica, hanno gente di qualità e creatività. Sarà una partita difficile per noi.
Aveva impressionato l’equilibrio in difesa nel pre campionato. Poi in Serie A si è un po’ smarrito? Ci deve lavorare di più?
Se dobbiamo lavorare di più…Se non dobbiamo lavorare di più i Friedkin mi davano 3 mesi e non 3 anni di contratto. Per qualche ragione sono 3 anni e non 3 mesi. La squadra si sviluppa in più di tre mesi. Se le occasioni contro il Sassuolo sono conseguenza anche di ambizione nostra, non è un problema per me. Se perdo una partita per troppa voglia di vincere, anche per un cambio che ho fatto in un momento che la partita era già rotta, è un cambio che rompe ancora di più. Quando Pellegrini gioca con Cristante a centrocampo sapevo perfettamente che potevo vincere o perdere. Il problema è 3 gol in una partita che è troppo. Se ne segni 2 fuori casa devi vincere e non pareggiare. Lì a Verona abbiamo avuto problemi difensivi e offensivi, non abbiamo giocare bene. Ma non vengo con voi a darvi i dettagli. Abbiamo giocato semplicemente male. Faraoni ha fatto il gol della vita in un momento della partita che poteva tornare ma non voglio cercare alibi. Domani si gioca.
Vina come sta?
Vina non è a disposizione.
Calafiori è un cambio valido o ha idee diverse?
Calafiori è valido ma ha 19 anni e poche partite di Serie A. E’ valido per noi. Se fai la domanda a 4 squadre più forti di noi in Serie A, magari l’allenatore ti direbbe che non è valido, perché hanno 2 giocatori per ruolo di esperienza. Per noi lo è. Ha fatto una partita timida ma equilibrata. Abbiamo avuto problemi difensivi ed è vero, ma mi aspetto sempre dai terzini di più, di fiducia per giocare. Ha 19 anni ed è di qualità ma senza grandi esperienze e serve tempo per diventare con maturità.
Come stanno Cristante e Veretout? Li gestisce?
Ci sono squadre che possono pensare così, ma per noi è più difficile. Per qualche posizione è più facile. Altre posizioni invece non è possibile farlo. Di solito non dico chi gioca, ma per dare una risposta alla tua domanda, domani giocano Cristante e Veretout.
Questo rischio di euforia e depressione riguarda i giocatori?
Io non posso controllare voi che siete i giornalisti più vicini alla Roma, i tifosi ne altro. Posso influenzare solo chi è vicino a me, come i giocatori. Mi è piaciuto che c’è equilibrio dopo le vittorie. Abbiamo celebrato quell’ultimo minuto col Sassuolo, ma nelle altre vittorie ho visto uno spogliatoio equilibrato. Dopo la sconfitta era triste ma equilibrato. Siamo tornati a lavorare e dobbiamo trasformare la tristezza in motivazione. Prima della sconfitta ho usato delle parole che riguardano la stagione che non è un’autopista, ma una strada con curve in cui guidare con concentrazione e tranquillità. L’autostrada è per PSG o Bayern, squadre toppissime che vincono sempre. Tranquilli, piano piano. Dolcemente.
Termina la conferenza stampa di Mourinho.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE…L’identikit dell’Arbitro: Roma-Udinese a Rapuano. Al VAR c’è Chiffi