José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida contro il Torino

Mourinho
José Mourinho in conferenza stampa a Trigoria (Foto: Lorenzo Sambucci)

LIVE DA TRIGORIA IL NOSTRO INVIATO LORENZO SAMBUCCI – Buon pomeriggio dal centro sportivo “Fulvio Bernardini” in Trigoria, dove il tecnico della Roma, José Mourinho, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di Serie A contro il Torino. Queste le sue parole:

Domani arriva una squadra ostica. Che partita si aspetta con una marcatura così asfissiante?
E’ una squadra che difende molto e bene. Non è facile, ha uno stile molto proprio, non dico unico perché ci sono altre squadre che lo fanno ma sono un bell’esempio di questo stile difensivo. In modo pragmatico e con i numeri non consento molte opportunità e servirà grande qualità offensiva per fare gol.

E’ il momento di tornare a 4 in difesa?
E’ una domanda di calcio e ha bisogno di una risposta obiettiva dalla mia parte ma non ti voglio rispondere. La situazione migliora rispetto alle opzioni che abbiamo, ovviamente con Cristante e Villar e la squalifica di Veretout, il problema si è trasferito a centrocampo, dove mancano tre giocatori, due titolari assoluti e un’opzione di qualità. Ma rispetto a Vina, El Shaarawy, Karsdorp, Smalling, Kumbulla e Ibanez e Mancini, che sono sempre disponibili, abbiamo la possibilità di giocare a 4 o a 5. Prima no.

Domani l’Olimpico sarà pieno di nuovo. Si aspettava così i tifosi della Roma prima di arrivare?
La passione io la conoscevo. Tutto questo amore per la propria squadra lo aspettavo. L’ho sentito subito, dal primo giorno. La cultura in Italia, specie quella che ho conosciuto prima, non c’era paragone rispetto al calcio inglese, dove era sempre tutto esaurito. Ora sento un piacere enorme per vedere un’evoluzione positiva a questo livello. All’Olimpico abbiamo anche perso e pareggiato, abbiamo giocato bene o così e così, ma i tifosi ci sono e vedono sempre una squadra che va, che vuole vincere e questo fa sentire al tifoso empatia ed attrazione. Magari questa è la ragione per cui anche in Conference League la gente viene, pure all’inizio. Non era esaurito ma era un Olimpico bello. Ora con Torino e Inter e bellissimo e non è più facile giocare per noi ma più bello, anche per i nostri avversari. Se noi abbiamo qualche merito in questo è bellissimo.

La Roma ha segnato 7 gol nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo e altrettanti nell’ultimo del secondo tempo…
Non ho mai pensato alla pazienza e al carattere. Non esiste un obiettivo nostro di aver pazienza e aspettare il momento giusto per segnare. Noi spesso lo usiamo nel vocabolario, ma il momento giusto per segnare è ogni minuto della partita. Ma la nostra squadra ha la voglia di giocare fino alla fine. Non siamo mai morti neanche con il Milan, ne con il Napoli, ne con il Venezia, dove non siamo morti negli ultimi dieci minuti. Anche a Genova, dove avevamo bisogno di gol.

Lei ha parlato di richiesta di sacrificio. Mancini può essere un mediano?
Certo che può, principalmente perché tutti e 4 i centrali di difesa sono disponibili. Se tocca a qualcuno di loro fare un sacrificio, lo devono fare. Ibanez lo ha fatto come terzino, se Mancini deve giocare a centrocampo lo farà. Certo non puoi mettere Zaniolo terzino sinistro o Vina attaccante. Ma ci sono giocatori che hanno questa possibilità di essere multifunzionali e per una rosa come la nostra è fondamentale. Questo non è il loro ruolo preferito, ma magari lo fanno volentieri.

Termina qui la Conferenza Stampa di Mourinho.

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Lorenzo Sambucci