José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida contro lo Spezia

Mourinho
José Mourinho in conferenza stampa a Trigoria (Foto: Lorenzo Sambucci)

LIVE DA TRIGORIA IL NOSTRO INVIATO LORENZO SAMBUCCI – Buon pomeriggio dal centro sportivo “Fulvio Bernardini” in Trigoria, dove il tecnico della Roma, José Mourinho, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di Serie A contro lo Spezia. Queste le sue parole:

C’è lo Spezia e un allenatore che conosce bene, Thiago Motta. Davanti conferma Abraham-Mayoral?
La gente sa che io ho conosciuto Thiago all’Inter del triplate, ma in realtà l’ho conosciuto nella primavera del Barcellona. Ho tanti bei ricordi di lui ed è uno dei miei ex calciatori che hanno scelto la vita dura dell’allenatore, come Chivu, Stankovic. Sono anche preoccupato di sapere cosa hanno fatto loro. Ma con Thiago è diverso perché siamo avversari. Borja-Tammy? E’ vero che hanno giocato bene ed è anche vero che non abbiamo Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy e Carles Perez. Sono un’opzione, ma possono giocare anche Felix o Shomurodov. Sono contento per i loro gol, ma per un attaccante non è sufficiente giocare bene. Per Tammy tornare al gol così come per Borja è importante per la propria stima.

Come cambia la posizione di Abraham con una punta come Mayoral e con una come Shomurodov?
Hai detto tutto tu. Ha fatto bene la differenza di caratteristiche di giocatori. Shomurodov è più di corsa, Mayoral è più pericoloso in area. In relazione a Tammy, per lui non cambia molto, ha il suo profilo di gioco con palla o senza palla. Possiamo influenzarne il gioco in base alle necessità nostre ma non cambia molto.

C’è un giocatore che può dare il cambio a Karsdorp o a Vina finché El Shaarawy è fuori?
Difficile perché per ora non ci sono possibilità per giocare a 4. Non abbiamo El Shaarawy, Zaniolo e Perez. Shomurodov non può giocare sulla fascia e non ci sono soluzioni alternative ai terzini al momento.

Sul mercato reputa la priorità il mediano o altri ruoli?
Approfitto di lasciare chiaro una volta in più che non sono dispiaciuto del mercato estivo. E’ stato un mercato di reazione ai nostri problemi, non che la proprietà non volesse darmi un giocatore a centrocampo. Non abbiamo litigato. Il nostro mercato è stato reattivo. Voglio avere la migliore rosa possibile per competere ovunque. Ma dall’inizio ho capito le difficoltà. Se a Gennaio possiamo fare qualcosa, bene, ma non è un investimento pazzesco, grosso. Neanche simile a un investimento estivo. Sarà solo per dare equilibrio alla rosa. Siamo tutti e tre (proprietà, direttore e allenatore) sulla stessa linea. Vediamo se saranno d’accordo con le mie idee e se ci saranno le possibilità di fare qualcosa. Le priorità sono tutte quelle dove abbiamo limitazioni. Con la tua domanda sei arrivato al dunque. Quando guardi La Rosa di oggi di spaventi un po’. Non ci sono Pellegrini, El Shaarawy, Spinazzola e altri. Con 5,6,7 giocatori fuori non è normale. Con 2,3 fuori la squadra è equilibrata e abbiamo solo 2 posizioni dove rinforzare un po’. Abbiamo 3 partite da giocare e faremo più punti possibile. Non mi piace giocare a 5 ma a tre si. Mi piace giocare con giocatori offensivi che si devono adattare a ruolo difensivo. Ma a 5 non mi piace giocare.

Rimarrete a 3 definitivamente? Felix è convocabile?
Felix è convocabile, si è allenato 3 giorni e sarà convocato. A me piace la cultura tattica. Il tempo aiuta a costruirla per avere una squadra preparata, adatta. Quello che mi piace di più e che magari è più adatto è prendere qualche giocatore in più. Io sono aperto a fare il possibile per cercare il meglio dai miei giocatori. Con quelli giusti giocare a 3 non mi dispiace per nulla. Anche perché siamo in un campionato dove le squadre più forti giocano a 3 e altre a 5. Quello che mi dispiace è che nei primi 6 mesi di un progetto lungo è che per le emergenze e situazioni improvvise, invece che costruire e dare solidità a una costruzione, andiamo ogni settimana a saltare in funzione delle emergenze che abbiamo. Mi piace non avere mai infortuni o cartellini. Ma in questo momento saltiamo le dinamiche. Magari stiamo giocando a tre e poi ci tocca giocare a 5 con dinamiche diverse per i giocatori di centrocampo. Non si dà solidità a un percorso di costruzione. È più difficile, però parliamo di questo perché hai fatto la domanda. Non vale la pena piangere tanto. 

Volevo analizzare l’aspetto mentale con lei. Come si fa a migliorare questo aspetto delle seconde linee?
Dipende dal profilo di quelle che chiami seconde linee. Se sono giovani e senza esperienza, con poca preparazione ad avere responsabilità, bisogna solo lavorare e aspettare, lavorando anche su problemi naïf, solo l’esperienza ti aiuta. Se invece sono esperti e che pensano di dover stare nei titolari e non essere seconde linee, qui i profili sono diversi. Per esempio contro l’Inter avevamo 8 giocatori con meno di 21 anni, che giocavano in Primavera. Bove, titolare a Sofia, l’anno scorso giocava in primavera, che è un campionato di livello molto basso, che non prepara i giocatori a entrare in Serie A. Se si paragona questo campionato con quelli esteri, non c’è paragone. Sono giocatori con talento e devono imparare. Il secondo gol a Sofia, il modo come Darboe approccia a quella palla al minuto 92, non è mancanza di qualità ma naïf. Se quello è meno qualità di lui ma con esperienza di calcio, non può perdere quel duello mai. Vorrei guardare in panchina e come Inzaghi trovare Ranocchia, Lautaro, Correa. Ma a me fa piacere lavorare con loro. E’ una realtà. Quando la tua domanda è cosa si può fare con i giovani, si può aspettare, lavorare, accettare gli errori come parte del processo di crescita. Tu paghi con il risultato, con la sofferenza come a Sofia dove un 3-0 si trasforma in un 3-2. La cosa che voglio ribadire è che mi piacerebbe lottare per altri obiettivi ma sono felicissimo di stare qui nella Roma, in un progetto diverso da quelli prima visti nella mia carriera e non ho dubbi che metterò qui tutto quello che ho in questa sfida.

Perché tutte queste ammonizioni nonostante i pochi falli? Manca furbizia o malizia?
Meglio parlare di un’altra statistica, dove siamo primi. Siamo la squadra di Serie A con più tiri in porta. Parliamo di questo e non dico cose che non dovrei dire almeno (Ride, ndr).

Termina qui la Conferenza Stampa di José Mourinho.

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Lorenzo Sambucci