L’allenatore della Roma, José Mourinho, ha parlato a Trigoria in vista della sfida contro il Milan

Mourinho
José Mourinho in conferenza stampa a Trigoria (Foto: Lorenzo Sambucci)

LIVE DA TRIGORIA IL NOSTRO INVIATO LORENZO SAMBUCCI – Buon pomeriggio dal Centro Sportivo “Fulvio Bernardini” in Trigoria, dove José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista del big match di domani sera contro il Milan allo Stadio Olimpico. Queste le sue parole:

Sfida inedita tra lei e Pioli. Lui ha preso un Milan in difficoltà e lo ha portato in alto. Ci possono essere similitudini tra lei e Pioli e cosa rappresenta la sfida contro il Milan dopo quella con il Napoli?
Mi piace giocare contro i  migliori e penso di trasmettere questo feeling ai giocatori. Mi piace giocare con le squadre che giocano bene e hanno altri obiettivi. Pioli nei due anni in Italia non era in Serie A, non ho mai giocato contro di lui e domani avrò il piacere di conoscerlo e salutarlo prima e dopo la partita. Il lavoro che sta facendo può avere qualcosa di simile a quello che devo fare io qui. La mia sensazione è che lui ovviamente ha tanto merito in quello che sta facendo, ma stiamo parlando di un lavoro di società. Mi sembra che dietro di lui ci sono persone come Paolo Maldini e altre, con una buona struttura, stabile, una rosa che impara finestra di mercato dopo finestra di mercato, se paragoni la squadra che Pioli ha trovato con quella che ha adesso. Un’ottima evoluzione del club. Giocano in Champions, sono primi in classifica.

I giocatori non convocati torneranno?
Sei più interessata a chi non è convocato o a chi è convocato? Sono gli stessi dell’ultima partita tranne Volpato che ha giocato ieri novanta minuti. Ovviamente i risultati della Primavera non sono i più importanti per noi, ma non mi piace distruggere la squadra Primavera per metterli con noi. Volpato ha giocato con la Primavera contro l’Atalanta.

Parlando di uno dei fedelissimi, Mkhitaryan ha avuto una fase di appannamento. Cosa sta succedendo al ragazzo? Stanchezza? Rimane uno dei suoi fedelissimi anche per domani?
Fedelissimi sono tutti quelli che sono in rosa. Posso usarne 11 in campo e 12 in panchina, che sono tanti. Non posso convocare tutti. Fedelissimi…Io capisco quello che vuoi dire e Mkhitaryan nello specifico sta facendo bene. Non parlo dei 45 di Cagliari, non è più un 25enne. Ha giocato contro il Napoli domenica, poi accumulare le partite, altri 45 contro il Cagliari, l’ho cambiato perché avevo bisogno di più profondità con El Shaarawy, che è un giocatore che mi piace tanto. Fedelissimi li puoi chiamare. Se gioca? Non ti rispondo. Giocare titolare o giocare non titolare non cambia nulla. Anche Fuzato è fedelissimo, ho tanta fiducia in lui, anche se non ha mai giocato. 

Terza volta consecutiva della stessa formazione?
Se non è la stessa sarà simile. Nel Milan si può dire gioca Zlatan o Giroud, Krunic o Brahim. Per noi è facile invece, si sbaglia per una o due.

Spinazzola?
Sta bene, il processo continua bene. Lo specialista che lo ha operato è stato qui due giorni, ma dobbiamo controllare tutta la situazione con il nostro dipartimento medico. Va bene e nessun passo indietro, ma preferisco non rischiare e voglio dire solo che abbiamo notizie positive.

Solo due gol subiti e fatti 4…Cambiato qualcosa?
Vogliamo segnare di più e se possibile subire di meno. E’ una media positiva. Abbiamo giocato contro squadre importanti, contro Juventus, con cui abbiamo segnato anche uno…L’importante è giocare, competere e affrontare la partita con il sentimento di vincere. Per farlo devi essere motivato, difendere bene e segnare. E’ un luogo comune. L’importante è avere una buona organizzazione difensiva.

Domani serve vincere con il Milan?
Sempre. E’ contro il Milan, contro il Cagliari o contro il Venezia. Vogliamo sempre vincere. Con il Napoli si è visto che si voleva vincere fino all’ultimo minuto, che sull’ultimo corner stava dando la vita lì. Domani è con il Milan, poi con il Venezia, non cambia nulla. Capisco la realtà dei numeri. Domani magari non vinciamo, ma vogliamo farlo. Penso che è una cosa che porta gente allo stadio anche dopo un risultato negativo, come Verona, Lazio o la vergogna di Bodo. La gente viene allo stadio per passione di sangue e genetica, ma anche per un atteggiamento di squadra e noi questo non lo cambiamo.

Come si difende in area di rigore? Si guarda la palla o si sente l’uomo? Specie con Ibrahimovic…
Prima di tutto non lasciare l’avversario. Capisco quello che tu dici, ma è difficile avere il controllo totale di una partita. Magari qualche campionato è possibile. Qui non la vedo così. C’è sempre un momento della partita dove anche se sei dominatore, ci si abbassa per merito dell’avversario. In casa del Milan hanno Ibrahimovic e Giroud che per fisico e dominio nello spazio dell’area sono due attaccanti difficili da fermare.

Come spiega i 5 gol presi a inizio ripresa? La squadra fa fatica a rientrare in campo?
Potevi dire anche che entravamo bene in campo allora a inizio partita dato che non prendiamo gol. Per me è più frustrante arrivare a subire gol subito a inizio partita. Può succedere. Ma siete bravi a trovare sempre la situazione più negativa, come per i giocatori non convocati. Potremmo dire allora che la Roma ha 6 o 7 giocatori in panchina con meno di 20 anni, ma no parlate di quello convocato o meno. Ora capisco perché la piazza di Roma è difficile. Negli altri club senti più protezione verso il club. Ma è divertente così.

Termina qui la conferenza stampa di José Mourinho.

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Lorenzo Sambucci