Quando la Away Card giallorossa fu proposta alle istituzioni calcistiche, ci fu una lunga e attenta analisi della stessa da parte dell’ Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, probabilmente perchè trovatosi di fronte all’imbarazzo nel dover per forza di cose accettare tale iniziativa (ricordiamo che tale iniziativa fu studiata e promossa dall’ attuale soc. As Roma in nome e in tutela dei sui tifosi), lo stesso mal “digeriva” simile proposta (recepita oltretutto come sfida e non come miglioramento …), che andava inevitabilmente a ledere la “grande invenzione italiana” del nuovo millennio …
La ormai famosa (o famigerata?) “ tessera del tifoso” …
Sapevano bene le grandi menti che per prime “coniarono” un marchio per il tifoso (che almeno a me fa tanto pensare al marchio che viene messo sul bestiame per indicarne la provenienza …), che il non accettarla avrebbe sconfessato anche la loro tanto amata “idea”, e quindi (come spesso accade in Italia) momentaneamente chinarono la testa, nel vedere quella testa chinata però, non tutti colsero il ghigno tipico del perdente frustrato, il ghigno di chi poi non aspetterà altro che un passo falso, per poter ritrattare o “migliorare” (a vantaggio di chi poi ?) le decisioni precedentemente prese …
L’Italia purtroppo, storicamente parlando è la patria delle ritrattazioni …
Peccato però che a tale iniziativa non aderirono in pochi, ma in 6.000 romanisti, che con ritrovato entusiasmo pagarono il prezzo della Away Card …
In questi giorni un nuovo studio della Away Card da parte dell’Osservatorio è in atto (sembrerebbe che rispettando alcuni punti richiesti dall’ Osservatorio, per la trasferta di Marassi del prossimo 25 Settembre, detta tessera possa essere utilizzata, è la frase dell’Osservatorio “La decisione assunta va intesa come l’avvio di un percorso di legalità …” che preoccupa, almeno a me …), non mi spiego francamente a cosa possa servire dato che a suo tempo fu già discussa, seguendo questa logica si dovrebbe ridiscutere anche la tessera del tifoso, poiché gli incidenti continuano comunque ad accadere negli stadi e fuori, sono diminuiti è vero, ma non perché si sia dimostrato che “tesserare” un tifoso serva poi a qualcosa, semplicemente perché con la “repressione” e decine di ostacoli, al tifoso sta passando la voglia di andare allo stadio …
Ridate lo stadio ai tifosi, ridate le trasferte libere a chi ha il piacere di farle, e soprattutto invece di spendere soldi in stipendi faraonici per politici fannulloni, investiteli nell’educazione e nella cultura, investiteli nelle scuole !
Qualsiasi tipo di reato andrebbe sconfitto con la cultura e l’educazione, non chiudendo le porte di fronte ai mali sociali, perché poi il modo di aprirle quella porte qualcuno lo troverà sempre …